Anche quest’anno vorremmo augurare ed augurarci una Pasqua piena di amore, solidarietà e fratellanza con il mondo animale e non di violenza e mattanza. A maggior ragione in un anno di emergenza sanitaria, già carico di dolore e difficoltà, vogliamo prendere le distanze da questo macabro rito che prevede l’uccisione di migliaia di cuccioli tra i 30/40 giorni di agnelli, capretti, che si va verificando ogni anno nel periodo pasquale.
Un rito ed una tradizione antichi e superati che rimangono ancorati a chissà quale ideologia di pensiero nascosta dietro il drappo della religione. Non è scritto da nessuna parte che si debba continuare a perpetrare una violenza simile nei confronti di esseri indifesi che vengono strappati alle loro madri dopo pochi giorni dalla nascita, una volta raggiunto il peso forma, per essere uccisi e gettati letteralmente in pasto a bocche avide, superficiali e insensibili.
Ogni anno la domanda per questo tipo di prodotto cala e ne siamo felici ma vorremmo lanciare un appello affinché tutto questo finisca!
Iniziamo a dare il buon esempio, ciascuno di noi può decidere da che parte stare, noi scegliamo la vita! Non diventate complici di questa violenza, di un rito servo dell’industria alimentare. E’ ora di cambiare certe insensate e anacronistiche tradizioni.
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